Archivio mensile:maggio 2016

I MIEI PAESAGGI

Come ogni anno visito con curiosità l’evento di casa Fotografia Europea, in cui già dalle prime edizioni ho scoperto con quale poesia il fotografo Luigi Ghirri racconta l’ Emilia Romagna… Guardare con gli occhi di un artista quello che banalmente si considera “normale” è meraviglioso: ho scoperto di abitare luoghi ricchi di sentimenti magici e malinconici, allo stesso tempo ho ritrovato amplificato il legame con la mia terra, che ha caratteristiche uniche, proprio come ogni valle del mondo. Prima d’ora se si parlava di un paesaggio da grande fiume, la mia mente volava a luoghi esotici e a paesaggi lontani, ignorando per incuria il grande fiume Po e la sua continuazione, il mare Adriatico.

Luigi Ghirri _ Argine Agosta 1989

Quest’ anno ho voluto approfondire questa cultura, talmente vicina, da essermi quasi sconosciuta, così come quando non si riesce ad inquadrare un oggetto perché è troppo vicino al naso e si deve posizionarlo alla giusta distanza per metterlo a fuoco.

Leggendo Morimondo, di Paolo Rumiz, ho rivisto l’atmosfera e i verdi viottoli fluviali di cui tanto beneficio in lunghe pedalate, senza nemmeno pensare a quanto siano uniche queste atmosfere … Ho capito che il nostro grande legame con la spiaggia, non è solo ricerca del mare, ma anche e sopratutto del Grande Fiume, che ogni anno dona dune di sabbia finissima, alla quale siamo così affezionati da chiudere un occhio su quel mare “un po’ torbido”, ma comunque accogliente e pescoso… Ho anche capito il senso di millenni di navigazione ” a vista ” e il motivo per cui un navigante romagnolo non avrebbe mai potuto scoprire le Americhe: perché vedendo la vastità dell’oceano davanti alle Colonne d’Ercole, capì che non avrebbe potuto facilmente recarsi all’osteria…

Luigi-Ghirri_Marina-di-Ravenna-1986_Courtesy-Fototeca-Biblioteca-Panizzi-Reggio-Emilia_Eredi-Ghirri

Luigi Ghirri _ Marina di Ravenna 1986

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NUOVA GRAFICA ATELIER INSPIRED

Mi capita spesso di vedere i temi che vengono suggeriti ai bambini per atelier ed interpretazioni grafiche in ambito Reggio Approach… nove volte su dieci mi stupisco ancora per l’originalità, l’ingegno e la creatività con cui i piccoli studiosi elaborano argomenti complessi.

Ogni tanto mi capita addirittura di immedesimarmi: bramo la loro libertà di appoggiare la matita sul foglio e produrre grafiche spontanee, senza filtri, tanto curiose e brillanti da far riflettere…

Mi chiedo: perché come adulti disegniamo così poco? Quali nubi di sovrapposizioni e complicazioni si sono create nella nostra testa per arrivare a non disegnare più?

Anche chi, come me, dovrebbe disegnare per mestiere, in realtà non è quasi più libero di sviluppare il suo pensiero con una semplice matita… Eppure dovremmo ben sapere che il disegno, assieme alla matematica, è un linguaggio universale che per secoli ha supportato il pensiero dell’uomo (Leonardo da Vinci e Bruno Munari) …

Così, per rinnovare la grafica di dimmidicasa.it ho deciso di prendere in prestito un tema sviluppato in ambito infanzia, su cui si sono interrogati disegnatori di ogni tempo e parte del mondo, e pensarlo così, senza troppi filtri, senza particolari capacità, con un po’ di ironia, una matita e un foglio.

MOVIMENTO

MOVIMENTO

MOVIMENTO CONTEMPORANEO

CONTEMPORANEO

MOVIMENTO FATICOSO

FATICOSO

MOVIMENTO LIBERO

LIBERO

MOVIMENTO DIFFICILE

DIFFICILE

MOVIMENTO GUSTOSO

GUSTOSO

MOVIMENTO CREATIVO

CREATIVO

MOVIMENTO IMMAGINARIO

IMMAGINARIO

MOVIMENTO VELOCISSIMO

VELOCISSIMO

MOVIMENTO ROTATORIO

ROTATORIO

MOVIMENTO SCONTROSO

SCONTROSO

MOVIMENTO SCIVOLOSO

SCIVOLOSO

MOVIMENTO CAOTICO

CAOTICOMOVIMENTO MECCANICO

MECCANICO

MOVIMENTO CEREBRALE

CEREBRALE

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