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SOCIAL MEDIA: e i contenuti?

La creatività è l’arte di sommare due e due ottenendo cinque. Arthur Koestler

All right reserved to @dimmidicasa

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Con questo articolo non mi pongo da esperta, ma da semplice creativa, interprete ed utente social.

Qual’è la strada che molte idee di business hanno intrapreso? Pagare tecnici del web per ‘esserci’, ma la presenza ossessiva ha soltanto portato ad una penalizzazione del contenuto, così si vive un momento di grande disinteresse al ‘post sponsorizzato’, con delusione per tutti coloro che hanno visto vanificare i propri sforzi .

Il web offre la grandiosa disponibilità al VISUAL CONTENT (immagini, video, gif etc…), come non mai, pochi, pochissimi brands stanno cavalcando questa opportunità con una proposta dinamica.

Potrei avere qualche ricetta a proposito, che approfondirò in questa rubrica: CREATIVITA’ !

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Cosa succede quando letteratura ed interior design si incontrano?

RUBRICA2

Vi racconto questa storia di cui sono orgogliosissima, sì perchè dopo quindici anni che la mia materia si affaccia alle scienze umane e la mia creatività ruota attorno a qualcosa, giunge il momento di scriverlo e raccontarlo agli altri. C’è un grande motore nel mio disegnare, c’è un grande perchè nel mio amare l’interior design, soprattutto il chilcare design: l’uomo. L’essere umano non solo ‘dentro’ ai luoghi, ma proprio al centro di ciò che viene progettato, lui con la sua giocosità, creatività, felicità, le tristezze, le gioie e le fatiche che ogni giorno lo accompagnano e il suo bisogno di sentirsi in un ambiente naturale, che non è il bosco o la savana, ma per noi è la caverna, cioè il rifugio ed infine la casa.

Non ci sono università o corsi che mi hanno portato a questa deduzione, ma un’ unica e grande maestra: la letteratura, sì, perchè quando progetta lei, mette al centro le emozioni dell’uomo e poi vi descrive un mondo attorno. Per essere sempre stata immersa in queste realtà fantastiche devo ringraziare la mia amica di sempre, Katia El Mogi, coinquilina dai tempi dell’università, ora esperta di letteratura inglese che ora scrive su Thesleepyhamlet.  Ecco da qui abbiamo deciso di tornare alle origini, riscoprire le nostre serate tra dramma e design e di cercare per voi e raccontare a due voci spazi speciali nella rubrica del giovedì. Seguiteci…

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Verde salvia in zona giorno.

Il verde parte seconda: pensando alla zona giorno le tonalità di verde che prediligo sono quelle cariche di luce, come il verde salvia e affini. Se in questo periodo siete alla ricerca di consigli per portare verde primavera nella zona giorno, ecco qui qualche esempio tratto da Pinterest.

Con una sola parete si può dare un’ impronta cromatica che abbraccia tutto il salotto,

credits: my scandinavian home blog

anche alternata ad un volume a mezza altezza, come in questo esempio, ottima soluzione per ambienti ridotti.

decoholic

credits: decoholic

Dove è presente sulla stessa parete: non dimentichiamo di tinteggiare la porta.

Anat Itkin Architects

Anat Itkin Architects

Infine le carte da parati effetto tessuto sono un’alternativa molto chic:

LinenCollection

linen collection

Si può optare anche per un divano colorato, personalmente li adoro, anche se noto che riesco a proporli a fatica, il verde poi è il colore del relax, un vero invito ad accomodarsi:

credits: cotè maison

credits: cotè maison

 

Paola Navone design

Paola Navone design

Nella prossima puntata sul colore entreremo nella zona bagno, a presto!

 

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Polaroid per il Reggio Approach

I bambini/ragazzi degli anni duemila hanno un rapporto di grande dimestichezza con le immagini digitali: le  producono, le scorrono, le elaborano, quasi giocano senza immaginare che nel “vicino” 1900 era necessario stampare una foto per vederla, quasi impossibile elaborarla per i non professionisti.

Accade addirittura che i nativi digitali siano così desiderosi di toccare con mano foto stampate che è un vero e proprio boom di Polaroid Snap e di Fotocamere istantanee, in genere. Grazie ad una nuova carta fotografica, la riproduzione dell’immagine è possibile senza inchiostro: i fogli all’ interno hanno dei cristalli cromatici sensibili al calore prodotto in fase di stampa.  

Questo oggetto affascinante e contraddittorio è arrivato anche a casa mia e dopo un primo utilizzo casuale, ho proposto a mio figlio -6anni- un progetto in pieno stile Reggio: ne è uscito così uno splendido calendario, super personalizzato, carico di esperienze affettive e di particolari, di cui condivido qui una giornata.

calendarPolaroid

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I MIEI PAESAGGI

Come ogni anno visito con curiosità l’evento di casa Fotografia Europea, in cui già dalle prime edizioni ho scoperto con quale poesia il fotografo Luigi Ghirri racconta l’ Emilia Romagna… Guardare con gli occhi di un artista quello che banalmente si considera “normale” è meraviglioso: ho scoperto di abitare luoghi ricchi di sentimenti magici e malinconici, allo stesso tempo ho ritrovato amplificato il legame con la mia terra, che ha caratteristiche uniche, proprio come ogni valle del mondo. Prima d’ora se si parlava di un paesaggio da grande fiume, la mia mente volava a luoghi esotici e a paesaggi lontani, ignorando per incuria il grande fiume Po e la sua continuazione, il mare Adriatico.

Luigi Ghirri _ Argine Agosta 1989

Quest’ anno ho voluto approfondire questa cultura, talmente vicina, da essermi quasi sconosciuta, così come quando non si riesce ad inquadrare un oggetto perché è troppo vicino al naso e si deve posizionarlo alla giusta distanza per metterlo a fuoco.

Leggendo Morimondo, di Paolo Rumiz, ho rivisto l’atmosfera e i verdi viottoli fluviali di cui tanto beneficio in lunghe pedalate, senza nemmeno pensare a quanto siano uniche queste atmosfere … Ho capito che il nostro grande legame con la spiaggia, non è solo ricerca del mare, ma anche e sopratutto del Grande Fiume, che ogni anno dona dune di sabbia finissima, alla quale siamo così affezionati da chiudere un occhio su quel mare “un po’ torbido”, ma comunque accogliente e pescoso… Ho anche capito il senso di millenni di navigazione ” a vista ” e il motivo per cui un navigante romagnolo non avrebbe mai potuto scoprire le Americhe: perché vedendo la vastità dell’oceano davanti alle Colonne d’Ercole, capì che non avrebbe potuto facilmente recarsi all’osteria…

Luigi-Ghirri_Marina-di-Ravenna-1986_Courtesy-Fototeca-Biblioteca-Panizzi-Reggio-Emilia_Eredi-Ghirri

Luigi Ghirri _ Marina di Ravenna 1986

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