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READ in DESIGN alla Senate House Library

Avete presente il termine “autorevolezza“? Ecco se dovessi sceglier l’architettura per eccellenza capace di essere autorevole sceglierei la Senate House Library. E’ questa la seconda tappa della rubrica con The Sleepy Hamlet: edificio centrale dedicato alla University of London, è stato progettato da Charles Holden in pieno periodo Art Deco – 1930.

Crush Hall Stairs

Crush Hall Stairs

Perchè ha attirato la nostra attenzione? Perchè pur conservando il suo linguaggio espressivo classico sa essere accogliente e facilmente abitata dagli studenti, merito di un massivo intervento di restyling avvenuto nel 2006 ad opera dello studio BDP. Il progetto ha lo scopo appunto di offrire “Un interno rinnovato che accoglie le strutture di una biblioteca accademica contemporanea per l’apprendimento“. Gli arredi, le finiture ed i particolari sono stati scelti in totale armonia con il contesto, ma con interpretazioni di utilizzo e grafiche totalmente contemporanee.

Senate House Graphics

Senate House Graphics

In particolare la discussa “Sofa room” , stanza delle poltrone, che riporta la ripetizione del divano icona Chesterfield, protagonista visivo, che ripropone diversi salotti inglesi spesso splendidamente occupati da ragazzi in studio.

Sofa Room

Sofa Room

I risultati sono di un livello sorprendente, come spesso Londra sa offrire. Così la biblioteca diventa scenografia prediletta per molti registi di fama internazionale e set di film come: Batman Begins, Il Cavaliere Oscuro e Fast and Furios 6.

Una delle inquadrature che in assoluto preferisco:

Bruceparty

Bruceparty

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READ in DESIGN alla Wellcome Collection

Il giovedì con The Sleepy Hamlet.

The Reading Room at Wellcome Library. Source: Wellcome Collection

The Reading Room at Wellcome Library. Source: Wellcome Collection

The Reading Room at Wellcome Library. Source: Wellcome Collection

The Reading Room at Wellcome Library. Source: Wellcome Collection

 

Nel ricercare luoghi in cui si uniscano letteratura ed interoir design, Katia ed io, ci siamo interrogate su ambienti in cui si siano create le condizioni ideali per far sentire l’uomo al centro, invogliarlo a rilassarsi, staccare la spina e leggere. Voi frequentate un luogo così?

Sull’immediato verrebbe in mente una qualsiasi biblioteca, ma è veramente questa la sensazione che si prova entrando in una biblioteca cittadina? Abbiamo deciso di non parlarvi di spazi monumentali, che, per quanto magnifici, spesso trasmettono un’aria austera, incorniciati da opere d’arte di grande valore, risultano più simili a gallerie e poco accessibili e fruibili al semplice lettore, se non per fini di visita turistica.

La domanda principale che ci siamo fatte: dev’essere il libro l’unica prerogativa della biblioteca, con la sua esposizione e catalogazione? O la lettura si deve abbinare ad uno spazio invitante, accogliente, attraente che che coccoli l’utente in una delle attività che gli è più consona?

La reading room della Wellcome Collection, Londra, ci ha offerto grandi risposte: progettata da AOC Architecture, offre una location straordinaria alla collezioni di libri scientifici della proprietà, ma ospita anche al pubblico cittadino che la frequenta, offrendo salotti conviviali dai colori pastello, luci soffuse su angoli lettura, zone discrete che comunicano con esposizioni d’arte o rappresentazioni scientifiche. Il tutto incorniciato da una scenografica scala dalle tappezzerie vintage e maxi cuscini che richiamano forme cellulari al microscopio. Peculiarità dello studio Aoc è, infatti, scendere nel particolare e richiamare il filo conduttore del progetto della Wellcome Collection: medicina e scienza.

THE WELLCOME COLLECTION READING ROOM.

Thursday with The Sleepy Hamlet.

Looking for places where literature and design are combined, Katia and I, asked ourselves about environments in which the ideal conditions were created to make the man feel at the center, to encourage him to relax, unplug and read. Do you attend such a place?

Library would immediately come to mind, but is this the real feeling when entering a city library? We decided not to talk about monumental spaces, which, although magnificent, often transmit austerity, framed by works of art of great value, are more similar to galleries and not accessible and usable to the simple reader, if not for purposes of tourist visit.

The main question we asked ourselves: should the book be the only prerogative of the library, with its exhibition and cataloging? Or should the reading be combined with an inviting, welcoming, attractive space that welcomes the user to one of the activities best suited to him?

The Wellcome Collection reading room, London, gave us great answers: designed by AOC Architecture, it offers an extraordinarily hospitable location to the collections of scientific books of the property, but also to the public who frequents it, offering convivial living rooms in pastel colors, soft lighting on reading corners, discrete areas that communicate with art exhibitions or scientific representations. All framed by a scenic staircase with vintage tapestries and maxi cushions that recall cellular shapes under a microscope. The peculiarity of the AOC study is, in fact, going down in detail and recalling the leitmotif of the Wellcome Collection project: medicine and science.

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Vi presento Borgoplantarum.

Ecco un evento che non vedevo l’ora di segnalarvi: sulle mie amate colline Matildiche in provincia di Reggio Emilia, in un borgo del seicento immerso in un paesaggio rurale incontaminato,                    il 16-17 settembre, si terrà Borgoplantarum: un punto di ritrovo per vivaisti d’eccezione, collezionisti di piante rare ed ornamentali frutti antichi, succulente, cartacee e carnivore e molte altre rarità del mondo vegetale.

Un vero e proprio Giardino dell’ Eden curato da Carlo Contesso in cui sarà possibile partecipare ad un contest fotografico con indicazioni da parte di illustratori ed esperti per catturare il perfetto scatto naturale, il tutto prenderà vita nuovamente sui social.

Non mancherà un apposito programma di attività per i bambini dai 4 ai 12 anni, chiaramente dal tema ‘illustrazioni e mondo botanico’ .

Qui vi anticipo qualche immagine del borgo che ho potuto fotografare ed allestire personalmente in esclusiva per una vera colazione da contessa…

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I MIEI PAESAGGI

Come ogni anno visito con curiosità l’evento di casa Fotografia Europea, in cui già dalle prime edizioni ho scoperto con quale poesia il fotografo Luigi Ghirri racconta l’ Emilia Romagna… Guardare con gli occhi di un artista quello che banalmente si considera “normale” è meraviglioso: ho scoperto di abitare luoghi ricchi di sentimenti magici e malinconici, allo stesso tempo ho ritrovato amplificato il legame con la mia terra, che ha caratteristiche uniche, proprio come ogni valle del mondo. Prima d’ora se si parlava di un paesaggio da grande fiume, la mia mente volava a luoghi esotici e a paesaggi lontani, ignorando per incuria il grande fiume Po e la sua continuazione, il mare Adriatico.

Luigi Ghirri _ Argine Agosta 1989

Quest’ anno ho voluto approfondire questa cultura, talmente vicina, da essermi quasi sconosciuta, così come quando non si riesce ad inquadrare un oggetto perché è troppo vicino al naso e si deve posizionarlo alla giusta distanza per metterlo a fuoco.

Leggendo Morimondo, di Paolo Rumiz, ho rivisto l’atmosfera e i verdi viottoli fluviali di cui tanto beneficio in lunghe pedalate, senza nemmeno pensare a quanto siano uniche queste atmosfere … Ho capito che il nostro grande legame con la spiaggia, non è solo ricerca del mare, ma anche e sopratutto del Grande Fiume, che ogni anno dona dune di sabbia finissima, alla quale siamo così affezionati da chiudere un occhio su quel mare “un po’ torbido”, ma comunque accogliente e pescoso… Ho anche capito il senso di millenni di navigazione ” a vista ” e il motivo per cui un navigante romagnolo non avrebbe mai potuto scoprire le Americhe: perché vedendo la vastità dell’oceano davanti alle Colonne d’Ercole, capì che non avrebbe potuto facilmente recarsi all’osteria…

Luigi-Ghirri_Marina-di-Ravenna-1986_Courtesy-Fototeca-Biblioteca-Panizzi-Reggio-Emilia_Eredi-Ghirri

Luigi Ghirri _ Marina di Ravenna 1986

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Lettura per l’estate.Reading for summertime.

Se non avete ancora pensato alle letture estive, vi segnalo l’appassionante romanzo di Michelle Gable ‘ Un favoloso appartamento a Parigi’… pagine fluide ed avvincenti che descrivono la vicenda di un’arredatrice di grido newyorkese chiamata a valutare un appartamento di Pigalle, rimasto chiuso dai tempi della Belle Epoque… Tra le varie meraviglie di questo salto nel tempo, la protagonista scopre un inedito di Giovanni Boldini, il più grande ritrattista di tutti i tempi. Per me è stato un vero piacere trovare ed immaginare tanta bellezza nel leggere queste righe. Sono andata ben oltre l’immedesimazione, ho proprio sognato ad occhi aperti di essere io la protagonista. Per questo non posso che consigliarlo a tutte le menti creative che stanno programmando il meritato relax…

imageIf you have not yet planed Your summer reading, i would mark the exciting novel by Michelle Gable ‘A fabulous apartment in Paris’ … fluid and exiting pages that describe the story

of a NewYork decorator  called upon to value a flat of Pigalle, remained closed since the Belle Epoque period …
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